Farmaci per curare l’ansia e gli attacchi di panico
Bisogna premettere prima di tutto che gli ansiolitici non sono il trattamento per curare l’ansia in quanto questa classe di farmaci e adatta soltanto per limitare l’intensità percepì la del sintomo e non potrà in alcun modo intervenire sulle cause.
Il disturbo di ansia non è un disturbo neurologico né tantomeno si soffre di ansia per uno squilibrio neurochimico. Al massimo possiamo dire che in un disturbo di ansia, di attacchi di panico si ha anche uno squilibrio della produzione ed utilizzo di neurotrasmettitori, tuttavia non è questa la causa che bisogna curare.
Detto questo, diciamo che i farmaci che vengono di solito usati dai medici nei casi di disturbi d’ansia sono gli ansiolitici e gli antidepressivi.
le benzodiazepine sono dei farmaci sedativi ipnotici che hanno effetti sui sintomi dell’ansia. Le benzodiazepine che solitamente vengono descritte sono: lorazepam, clonazepam, diazepam, alprazolam. Questi quattro sono i principali principi attivi che compongono come formulazione generica la maggior parte degli ansiolitici. Tra questi alcuni farmaci agiscono più velocemente soprattutto se assunti con formulazione oro solubile ed hanno una durata dell’effetto di qualche ora. Altri farmaci tra questi hanno una capacità di azione più lunga, tuttavia per poter avere l’effetto deve passare più tempo dall’assunzione. Il diazepam ha dei metaboliti attivi multipli e aumentano il rischio della sedazione al contrario delle benzodiazepine che sono farmaci più nuovi, meno pesanti, ma che tuttavia hanno un alto rischio di creare dipendenza. I barbiturici sono altrettanto dei farmaci sedativi o ipnotici con una buona funzionalità nei casi di bisogno di sedazione, tuttavia con una caratteristica negativa della dipendenza.
utilizzare errate un lungo periodo questi farmaci o creare una condizione di dipendenza al farmaco stesso: il paziente inizia sentire sempre di più il bisogno di assumere il farmaco e per meccanismo di tolleranza aumentare la dose assunta per mantenere gli effetti di sedazione. Alto il rischio di sintomi di astinenza qualora il farmaco venisse interrotto nella sua assunzione in modo improvviso.
bisogna sapere inoltre che questi farmaci per il loro effetto di sedazione potenziano gli effetti dell’alcol in alcuni casi possono essere controindicati per alcuni soggetti per il legame esistente tra sedazione e depressione. Per molti motivi questi tipi di farmaci non devono essere assunti con sostanza alcoliche o in concomitanza di altri farmaci con effetto sedativo ipnotico.
un aspetto positivo è che comunque le benzodiazepine sono dei farmaci molto meno pericolosi rispetto a i barbiturici, infatti se si anche somministrati con dosi alte difficilmente si raggiunge una dose letale; cosa invece che poteva accadere con l’assunzione di barbiturici. Lo dimostrano gli studi scientifici e le prove di laboratorio su alcuni animali i quali anche se veniva fatto assumere un dosaggio alto di farmaco, questo non provocava la morte dell’animale.
spese volentieri le benzodiazepine vengono usati impropriamente e senza reale necessità: negli studi registrarono già nel 1975 e negli Stati Uniti oltre il 15% della popolazione faceva uso di benzodiazepine. Si conta di farmaci più venduti al mondo dopo gli antinfiammatori siano oggi gli psicofarmaci.
non sempre l’utilizzo dello psicofarmaco è effettivamente necessario, ed anzi, in alcuni casi non fa altro che allontanare il momento della cura del disturbo o peggio la cronicizzazione del disturbo stesso.
Articolo a cura: Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
Si consiglia la visione del seguente video:
“Attacchi di panico: curarli con farmaci o psicoterapia” (A cura del Dott. Pierpaolo Casto)
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